Sunday, September 16, 2012

Angelo Olivieri & Alípio C Neto Doppio Trio ( Enzo Boddi - Jazz Colours)


PROGETTO GUZMAN IF NOT (Terre Sommerse – 2012)



Angelo olivieri (tr, pocket tr), Alipio C neto (ss, st), Silvia Bo- lognesi, Roberto Raciti (cb), Marco Ariano, Ermanno Baron (bt, prc), Giancarlo Schiaffini (tbn), Eugenio Colombo (ss, fl), pasquale Innarella (sa), Ivano nardi (bt), Maria pia de vito (vc)


Il progetto è nato nel 2009 da un’idea di Paolo Carradori, che nel settembre 1969 aveva invitato il trio di Schiano per un concerto alla Polveriera Guzman di Orbetello: da quell’occasione nacque un’amicizia quarantennale. Il disco, più che essere un omaggio al geniale sassofonista scomparso nel 2008, ne interpreta lo spirito. Fondamentale è il ruolo del doppio trio assemblato intorno ad Olivieri e Neto, già protagonisti di pregevoli lavori per Terre Sommerse. La feconda dialettica che ne consegue anima i due episodi di If Not Ecstatic We Refund, caratterizzati da un portato melodico e un impeto corale che ricorda le incisioni di Albert Ayler con Don Cherry. Nel secondo, la presenza di Schiaffini e Colombo, antichi sodali di Schiano, favorisce l’intensificarsi di polifonie free in qualche misura riconducibili al coltraniano “Ascension”. Lo spirito collettivo e libertario è ulteriormente accentuato da G, DQ, Dadà Corale, tutte composizioni estemporanee. Sud, altro brano storico, è inserito in una suite tripartita completata da un brano di Olivieri e Sa Bruscia di Marcello Melis, documentando ampiamente la propensione di Schiano a coniugare free form retaggio popolare. Un dato, questo, che la vocalità di Maria Pia De Vito sviscera al meglio in Dicitencello Vuje. Il trattamento riservato a Lover Man — pezzo che Schiano trasformava da par suo — richiama le sperimentazioni dell’Art Ensemble of Chicago, soprattutto per il modo in cui le cellule del tema vengono lasciate emergere poco a poco. Spiccano poi Indicazioni Contro di Olivieri, evidente allusione alla rassegna “Controindicazioni” ideata da Schiano, e Caatinga di Neto. Il trombettista maremmano compendia nella propria voce, oltre a Cherry, elementi desunti da Lester Bowie e Bill Dixon con una varietà timbrica agevolata dall’uso delle sordine. Il brasiliano è uno specialista di soprano ricurvo, sul quale idealmente convoglia le asperità di Roscoe Mitchell, la razionalità di Steve Lacy e occasionalmente il fuoco di David Liebman. L’amore di Schiano per la canzone e la melodia viene infine onorato nel frammento di Accarezzame e nella conclusiva Song, chiusa da un breve estratto originale: qui la voce di Schiano — che modula frasi strascicate ed espressive alla stregua di un ottone — commuove e provoca brividi._En.Bo. 

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